Anima di ghiaccio

da Venerdì, 19 Giugno, 2009 - 00:00 a Martedì, 30 Giugno, 2009 - 00:00
0 votes
+
Vote up!
-
Vote down!

Marco Andreis - Mostra fotografica “ANIMA DI GHIACCIO”
19 – 30 giugno 2009
Locale KALT – Via Botero 8 – Torino (orario di apertura 19,00 – 24,00)

Da quando ho cominciato ad andare in montagna, porto sempre nello zaino una macchina fotografica, per poter fissare e conservare le immagini che più suscitano in me emozioni importanti: un paesaggio, una cima, una cascata, un torrente, un bosco, un albero, un sasso, un fiore; non importa cosa; quello che importa è quanto forte sia il desiderio di “rivivere”.

La memoria, talvolta, è labile e facilmente ingannevole, quindi il ruolo dei miei scatti è anche quello di ridare vita a ricordi ed emozioni sepolte in un angolo del mio cuore.
Con il passare del tempo, mi sono reso conto che ciò che è in grado di provocare gli impatti emotivi più forti non è tanto ciò che si percepisce in tutto il campo visivo (certo il “panorama mozzafiato” continua a conservare tutto il suo innegabile fascino) quanto piuttosto il particolare che entra a far parte del “colpo d’occhio” complessivo.
E’ proprio il particolare, nella sua semplicità, che esercita la maggiore forza penetrativa ed il maggiore impatto su chi lo osserva, evitando la fluttuazione dell’attenzione in uno sguardo troppo allargato (e quindi giocoforza dispersivo), bensì concentrando la medesima su un singolo aspetto, su una singola atmosfera, su un singolo impulso emotivo.
Il concetto è molto semplice: si pensi alla differenza percettiva che si ha osservando dapprima un bosco di larici, poi il singolo albero, poi il suo tronco, poi la corteccia, poi il modo in cui si sovrappongono le scaglie di accrescimento, poi ancora la varietà di toni di bruno che le compongono, fino ai minuscoli licheni che le colonizzano.
Posso dire con certezza che le emozioni che si provano sono assolutamente diverse ad ogni passaggio e sono tanto più profonde quanto più si scende nel particolare; e quanto più le emozioni sono profonde tanto più cresce la voglia di fissarle in qualche modo, per poterle rivivere in qualsiasi momento, ma anche accarezzando il presuntuoso desiderio di trasmetterle ad altri.
In altri termini si può dire che si tratta di oltrepassare la soglia di una visione frettolosa per riuscire a captare una moltitudine di spunti, di soggetti e di forme che altrimenti restano troppo sfumati e quindi sfuggenti; per dirla con Mies Van Der Rohe, "God is in the details" (“Dio è nei dettagli”). 
Per me la sfida sta nel cercare di catturare l'essenza di un soggetto fissando sulla pellicola la sensazione che provo nel vederlo ed assecondando l’emozione che mi spinge allo scatto.
In sintesi cerco di vedere un’immagine nell’immagine; un’immagine depurata dal caos di stimoli visivi che la circonda e che esprima l’anima di un ambiente con il minor numero possibile di elementi; come diceva ancora Mies Van Der Rohe “Less is more” (“Meno è di più”).
Questo è stato lo spirito della mostra “SUGGESTIONI - LUOGHI E COSE DELLA MONTAGNA” svoltasi nel maggio 2007 a Grugliasco, ed è il medesimo che ispira la nuova mostra, allestita dal 19 al 30 di giugno, presso il locale KALT di Via Botero 8, nel centro di Torino.
Questa volta l’attenzione è rivolta all’inverno in montagna, come lascia intendere il titolo “ANIMA DI GHIACCIO”, poiché se è vero che, come credevano gli Indiani d’America, la fotografia ruba l’anima, attraverso i miei scatti, mi piace pensare di aver imprigionato un po’ dell’anima dell’inverno in montagna; un’anima effimera fatta, appunto, di ghiaccio ma, straordinariamente, capace di regalare sorprendenti, mutevoli, suggestioni.