Rifugio CAI al Plandecorones

Ritratto di 16ale16
16ale16
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Data rilievo: 
10/08/2008
Quota di partenza: 
1 500 m
Quota di arrivo: 
2 225 m
Dislivello: 
725 m
Lunghezza*: 
6.00 km
Tempo di salita o complessivo*: 
2h00'
Tempo di discesa: 
1h30'

La passeggiata che permette di salire al Plan de Corones avviene lungo il sentiero 1 del CAI, molto ben segnato.
Per raggiungere il punto di partenza occorre arrivare al paese di Valdaora di Mezzo e da qui procedere verso Sorafurcia. Basta guidare verso il Plan de Corones, ampiamente visibile dal paese.
La macchina può essere parcheggiata agevolmente subito dopo il laghetto artificiale che si incontra lungo la strada, sia sul lato destro che sinistro della strada infatti ci sono dei parcheggi ampi.

Il sentiero 1 inizia a salire mediamente, puntando a nord. Si inizia la salita in un bosco, lungo un sentiero molto ben segnato, assolutamente riconoscibile. Vale la pena ogni tanto girarsi perché mentre si sale la Val Badia, con la Marmolada in primis, diventa sempre più visibile.
La salita va avanti in modo agevole e costante, fino ad arrivare alle pendici dell'altipiano, dove abbiamo un bivio. Entrambe le strade portano all'altipiano e se si ha tempo, vale la pena fare un giro sul versante ovest/sud ovest. Infatti girando a sinistra al bivio è possibile passare su tale versante dell'altipiano, arrivando a delle vedute verso sud-ovest veramente mozzafiato.
Se invece al bivio si procede dritti, si prende la via più diretta al rifugio, che ci aspetta a quota 2225m.
Il percorso ora diventa pianeggiante e il panorama si apre piano piano verso nord est e nord sulle valli Pusteria, Anterselva, Aurina, man mano che si cammina. Le vacche qui in estate sono molte e spesso si trovano nel sentiero.

In questo punto siamo fuori dal bosco e vi segnalo che in giornate di sole pieno, occorre proteggersi con la crema solare e cappello. Non c'è alcun riparo offerto dalla natura, infatti dal bivio in poi non ci sono più alberi.

Il percorso si fa più duro quando si arriva alla parte nord est dell'altopiano, dove una strada asfaltata porta a salire in modo piuttosto ripido, vicino ad un impianto di risalita.

E' l'ultima fatica, infatti poco dopo si arriva al versante nord da dove il panorama è semplicemente mozzafiato. Il consiglio vivissimo è di godersi la vista un po' prima dell'arrivo al rifugio, dal quale non c'è molto da vedere. Davanti a noi apparirà la Val Pusteria, con tantissimi paesi visibili. Spicca ovviamente Brunico (il rifugio infatti è raggiungibile anche via funivia proprio da Brunico), Valdaora, Falzes, Riscone e tanti altri ancora. Ben visibile l'inizio della Valle Aurine alle spalle di Brunico.

La sosta al rifugio merita molta attenzione del punto di vista culinario, infatti hanno diverse specialità del posto, con uno spettacolare stinco di maiale con la polenta.

I gestori del rifugio producono inoltre anche grappa fatta in casa, se piace. Notevole anche la torta della foresta nera, fatta sempre da loro e ovviamente lo strudel (quando disponibile).

Prima di scendere segnalo la possibilità di arrivare fino alla campana di Plan de Corones, che si trovo poco sopra il rifugio. E' infatti sufficiente fare qualche passo lungo la strada che sale alla sinistra del rifugio (guardando lo stesso) e si arriva al vertice di Plan de Corones.
Qui una croce ed una campana indicano che neanche a volerlo, più su di qui non si può andare. Godetevi il panorama mozzafiato, perché Plan de Corones è una terrazza privilegiata su tutte le valli circostanti e non avendo cime vicine alte, permette di spaziare quasi a 360°

La discesa avviene seguendo lo stesso identico percorso dell'andata.

L'orientamento è molto molto facile, il sentiero è molto molto battuto e frequentato. In alcuni punti la strada è addirittura asfaltata.

Di minima difficoltà, adatto anche alle famiglie con bambini.