Rifugio Dante Livio Bianco

Ritratto di ormalieve
ormalieve
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Quota di partenza: 
1 000 m
Quota di arrivo: 
1 910 m
Dislivello: 
910 m
Tempo di salita o complessivo*: 
3h40'
Tempo di discesa: 
1h50'

Introduzione

Gita dal notevole interesse naturalistico e paesaggistico, sopratuttto all'inizio della primavera. Si possono osservare numerose specie di piante ed animali, tra cui segnalo i camosci, i merli acquaioli e le marmotte impegnate nell'allestire il nuovo nido con erba secca. Spesso si vede l'aquila in caccia ed è certa la presenza del lupo, mentre manca da qualche tempo l'avvistamento del Gipeto. Arrivando al Rifugio si potrà osservare il lago ancora ghiacciato.

Descrizione

dall'abitato di Sant'Anna, si segue una ripida strada che si inerpica nel bosco toccando la loc. Tetti Biaisa (1224 m) e la loc. Tetti Paladin (1326 m). La pendenza diventa pi ù dolce e si procede nel fitto faggeto (dove si possono incontrare i camosci al tramonto) fino al pianoro del Gias del Prato (1529 m) dove sgorga una sorgente. L'itinerario, leggermente in salita, arriva alle case del Chiot (1700 m) e da lì prosegue fino al Lago Sottano della Sella (1882 m) e poi al rifugio Bianco.
La discesa si effettua lungo il percorso della salita.

Per eventuali dubbi metereologici il Gestore del Rifugio Bianco ha un metodo infallibile. Consiglio di partire presto al mattino e di non dimenticare il binocolo.

Cartografia

  • Alpi Marittime e Liguri, Foglio 8, scala 1:50.000, Istituto Geografico Centrale

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