Rifugio degli Angeli

Ritratto di ivano_ruffoni
ivano_ruffoni
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Quota di partenza: 
1 872 m
Quota di arrivo: 
2 912 m
Dislivello: 
1 040 m
Tempo di salita o complessivo*: 
2h45'
Tempo di discesa: 
2h00'

Introduzione

Il Rifugio Scavarda, ex ricovero militare e base per la salita alla Tête du Rutor, è andato distrutto da un incendio il 17 agosto 1990 (attualmente, luglio 2005, è in ricostruzione e se ne prevede l'inaugurazione per settembre 2005). La salita al rifugio è, nella prima parte, lungo una comoda sterrata, nella parte centrale nella bella comba che discende dalla Testa del Rutor e nella parte finale su facili morene. Il rifugio, dedicato a Clea Scavarda, una ventiseienne vittima di una slavina caduta il 19 febbraio 1936, è anche un ottimo punto panoramico sulle vette che chiudono a sud la Valgrisenche.

Descrizione

Tornati al bivio per la sterrata (1872m circa), si sale a svolte fine alla deviazione per Alpetta. Si tiene la sinistra ed in breve si è all'Alpe Botza (1940m). Con larghi panorami sulla testata della Valgrisenche, fra numerosi tornanti, si sale ai pendii erbosi delle baite di Meillares (2161m). Poco più avanti, a sinistra, si incrocia la traccia per il Lago di San Grato e, dopo una larga curvatura a destra, si giunge all'Arp Vieille (2200m, 0h55'), dove termina la sterrata. Fra le rocce, in alto, è' già ben visibile il Rifugio Scavarda. Si continua a svolte sui prati fino a giungere in prossimità del ricovero militare Cap. Crova (2430m, 1h20'), localmente noto come Ricovero Plan du Bré. Passando accanto ad un laghetto si procede lungo il pianoro e si piega poi a destra verso le rocce che chiudono a sud il ghiacciaio di Morion. Durante la successiva salita, verso sud, è ben visibile il ghiacciaio di Gliairetta, testata finale della Valgrisenche. Si risale la morena, si traversa un breve tratto generalmente innevato anche in estate avanzata, si valica una piccola sella e si giunge in vista, a destra, del Rifugio Scavarda (2912m, 2h45'), raggiungibile in discesa con belvedere sui sottostanti laghetti di Morion. Dalla piazzuola del rifugio si ha un magnifico panorama, a sud, dalla Grande Traversière alla Grande Sassière (o Gliairetta), mentre, verso sud-est, oltre la Val di Rhêmes, si innalza il Gran Paradiso.
Il ritorno si effettua sullo stesso itinerario dell'andata.

Bibliografia

Cartografia