Rifugio Pirlo

Ritratto di ivano_ruffoni
ivano_ruffoni
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Quota di partenza: 
816 m
Quota di arrivo: 
1 165 m
Dislivello: 
349 m
Tempo di salita o complessivo*: 
1h00'
Tempo di discesa: 
0h45'

Introduzione

Il Rifugio Giorgio Pirlo allo Spino, dedicato al salodiano Tenente Medico Giorgio Pirlo caduto in Grecia durante la II Guerra Mondiale, è posto in un panoramico poggio fra il Monte Spino e il Dosso delle Prade.

Per la sua facile accessibilità è uno dei rifugi più frequentati delle Prealpi Bresciane: è infatti facilmente raggiungibile dalla Valle di Sur, dalla Valle del Prato della Noce, dalla Valle di Archesane e dalla chiesetta di Sant'Urbano.
L'itinerario proposto parte da "il Palazzo di Archesane", antico edificio, probabilmente della prima meta' del '600, e residenza di caccia dei conti Delay, nel passato una delle famiglie più importanti della Riviera e dinastia famosa anche per aver fornito alla Repubblica Serenissima di Venezia le tremila bombarde destinate alla vittoriosa battaglia di Lepanto.
La salita dalla Valle di Archesane si svolge su strada sterrata, in un fitto bosco, alle pendici nord occidentali del Monte Pizzocolo, fino al Passo di Spino, poi procede su un bel balcone panoramico fino al Rifugio.
Il Passo dello Spino è da tempo passaggio naturale per molti uccelli migratori. Nei pressi del passo, infatti, è stato ripristinato nel 1999, dalla Regione Lombardia, l'Osservatorio Ornitologico Regionale "Antonio Duse" di Passo Spino. Presso l'osservatorio è così ripresa l'attività di "inanellamento", ovvero la cattura di uccelli seguita da misurazione e marcatura e da successivo rilascio, coordinata a livello europeo dall'EURING (The European Union for Bird Ringing), a livello nazionale dall' INFS (Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica) e a livello regionale dalla Regione Lombardia. Le prime attivita' di "inanellamento" furono coordinate dal Dottor Antonio Duse dal 1929 al 1933. In quegli anni vennero "inanellati" al Passo di Spino circa: 7500 fringuelli, 2500 lucherini, 2000 peppole, 1100 crociere, 900 esemplari di tordo bottaccio e 500 di passera scopaiola, 200 prispoioni e 1200 uccelli di altre specie.

Descrizione

Dal parcheggio in prossimità de "il Palazzo di Archesane" (816m) si prende la larga sterrata, segnavia Segnavia n° 2, nel primo tratto coincidente con il "Sentiero Forestale Valle di Archesane", che sale fra i pascoli. Durante la salita, fino al bivio del Doss de Montagnù, si incontrano alcuni tabelloni informativi sulla classificazione e la vita delle specie arboree principali della zona. Si entra quindi nel bosco che, date le particolari condizioni climatiche e le potenzialità del suolo della Valle di Archesane, ha una struttura particolarmente complessa e con alberi di buona statura. Si sale, abbastanza ripidamente, camminando fra alti alberi segnalati, spesso, dalle corrispondenti tabelle informative, ovvero: Faggio (Fagus sylvatica L., nel dialetto locale "Fó"), Acero Montano (Acer pseudoplatanus L., nel dialetto locale "Acer dé mut"), Olmo Montano (Ulmus glabra Huds., nel dialetto locale "Ulem"), Frassino Maggiore (Fraxinus excelsior L., nel dialetto locale "Fràsen") e Carpino Nero (Ostrya Carpinifolia Scop., nel dialetto locale "Carpen").
Risalendo nel fitto del bosco si lascia a destra, al Doss de Montagnù (1080m), il segnavia per il "Sentiero Forestale Valle di Archesane" che, dopo un ampio cerchio, ridiscende poco prima de "il Palazzo di Archesane". Ancora qualche minuto di cammino e si giunge al Passo di Spino (1160m, 0h50'), proprio in prossimità dell'osservatorio ornitologico, con il Rifugio Pirlo già bene in vista e, sullo sfondo, il Monte Spino, Marmera e il Monte Forametto. Si devia a destra, lasciando a sinistra la traccia, segnavia [5], per il Monte Pizzocolo e i sentieri per Colomber e "il Pirello", segnavia [1] e [8]. Si procede, fra qualche rudere di guerra, lungo un'ampia sterrata con parecchi tabelloni illustrativi dell'attività dell'osservatorio ornitologico. Si lascia a sinistra una variante per il Rifugio Pirlo, si passa accanto ad un roccione, utilizzato spesso come palestra di roccia per istruzione ed allenamento, indicato localmente con "Via Ferrata Ernesto Franco", e si giunge ad un poggio erboso panoramico. Alla destra di una modesta gobba erbosa si stacca il "Sentiero dei Ladroni", proprio in prossimità del "Casel de l'Uselí" (Casello dell' Uccellino) della Foresta Demaniale Regionale Gardesana Occidentale. Ancora pochi minuti e si lascia a destra la traccia per "Cima Spino - Dorsale Sud Est", segnavia Segnavia n° 4, e "Passo Fobbiola, Cav. della Fobbia, Val Degagna", segnavia [3]. Dopo un paio di minuti si passa accanto ad una cappella alpina e subito dopo si giunge al Rifugio Giorgio Pirlo allo Spino (1165m, 1h00').
Il rientro si svolge lungo il medesimo itinerario percorso durante la salita. Si ritorna al Passo di Spino (1160m, 0h10') e si ridiscende, a sinistra, nel bosco della Valle di Archesane fino a "il Palazzo di Archesane" (816m, 0h50').

Autore

  • Consulta tutte le relazioni di escursionismo di Ivano Ruffoni
  • Consulta la pagina di [[Ivano Ruffoni]]

Bibliografia

  • Fausto Camerini, Prealpi Bresciane, Guida dei monti d'Italia, Club Alpino Italiano, Touring Club Italiano, 2004
  • Roberto Dall' Olmo, Il Monte Pizzocolo - Una sentinella sul Lago di Garda, Grafo, luglio 2004
  • Renato Floreancigh, Itinerari di casa nostra, Edizioni Bresciaoggi, 1986

Cartografia

  • Lago di Garda - Monte Baldo N. 102 - Kompass 1:50000

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