Il nome di questa pianta racchiude in sè le peculiarità della stessa. Il significato è: prateria che non si è ridotta in cenere. La si può trovare infatti nelle zone devastate dagli incendi, quando altre specie vegetali non hanno ancora avuto la possibilità di ricrescere, e ciò è dovuto al fatto che le radici dell'Asfodelo non vengono distrutte dal fuoco.

E' una pianta erbacea eretta, a fusto cilindrico. La radice è formata da rizoma con tubercoli fusiformi ingrossati al centro.
Tutte le foglie sono basali e nastriformi. Alcune salgono diritte, altre ripiegano verso l'esterno.
I fiori sono bianchi e raccolti in racemi terminali di forma cilindrica, i tepali sono bianchi con nervature brune al centro, gli stami e lo stilo, molto prominenti, sono rossi o arancio.
I frutti sono ovoidali formati da tre valve che, quando mature, si aprono liberando i semi.
Il suo habitat è costituito di preferenza da zone ombreggiate ai margini dei boschi. Cresce ad una quota gra i 300 e i 1700 m.

La pianta ha diverse proprietà decongestionanti e rinfrescanti ed era apprezzata nell'antichità per le sue proprietà ricostituenti e antiveleno.