Croce di Roncaglia
Introduzione
Già dal parcheggio si nota su di un cocuzzolo dominante in direzione nord la grande croce metallica meta della gita: è evidente la posizione panoramica su tutta la bassa Valtellina fino a Sondrio. La croce è stata posata nel 1978 e naturalmente venne evidenziato il percorso: attualmente, passati trent'anni, oltre l'alpeggio del Pesc non rimane alcuna traccia e la salita avviene su terreno molto ripido ed erboso.
Del tutto da evitare in presenza di neve: percorso di valanga.
Descrizione
Dal piazzale della chiesetta di Poira 1077m si imbocca la pista forestale che inizia a fianco di un inutile campo da calcio; trascurando le deviazioni secondarie all'interno della pineta, si arriva alla radura di Carecc 1153m, che si risale su strada cementata per la linea di massima pendenza. Proseguendo lungo la pista forestale, di nuovo nella pineta, con vari cambiamenti di direzione, si arriva a Ledin 1232m, piccolo alpeggio attualmente sede di un agriturismo. Verso monte e nei pressi di una fontana con abbeveratoio, inizia nel bosco il sentiero da seguire per portarsi al maggengo del Pesc 1613m: la traccia risale con regolarità la pineta, alternando ampi traversi a tratti sassosi - antiche frane - ormai inerbiti (a circa metà percorso si incontra una cappelletta - proseguire a sinistra - e poco oltre si intercetta e attraversa una pista tagliafuoco 1350m circa). Oltrepassate le poche baite occidentali del Pesc, si tralascia sulla destra il sentiero per l'alta Val Toate e ci si porta sulla sinistra in corrispondenza di un canalone erboso poco marcato. Senza il minimo segno di passaggio, fra le erbe molto alte e qualche cespuglio di ontano, si rimonta tutto il pendio molto ripido fino a sbucare - fra pochi abeti - su di una spalla a pascolo con i resti di una baita. Da qui si prosegue lungo il costone, fra erbe e grossi massi, fino a raggiungere il poggio che ospita la "Croce di Roncaglia" 2097m.
Ritorno per la via di andata.
Informazioni generali
Via:
Segnavia:
Tipologia percorso:
Periodo consigliato:
Esposizione al sole:
Pericolo Oggettivo:
Tratti esposti:
Attrezzatura utile:
Acqua:
Commenti
E' possibile raggiungere la croce anche dal sentiero che si prende sulla sinistra poco dopo l'inizio del canalone erboso di Pesc (fonte www.waltellina.com)
La traccia di sentiero non risale, però, il canalone, ma, dopo un primo tratto di salita, piega a sinistra ed entra nel bosco che ricopre il fianco orientale del dosso, proseguendo verso il crinale. Il sentiero passa monte di alcune gande, prima di raggiungere, sul crinale del dosso, una deviazione a destra, segnalata con una freccia bianco-rossa dipinta su un masso.
Dobbiamo, ora, imboccare la deviazione, lasciando la traccia che prosegue verso ovest-sud-ovest, in direzione del Pra' Sücc, dal quale, poi, si può salire all'alpe Visogno o scendere a Poira. La deviazione a destra è costituita da un sentierino che punta decisamente verso est-nord-est, ritornando verso la val Toate: dobbiamo però seguirlo solo per un breve tratto, cercando, poco oltre la deviazione, una seconda deviazione a sinistra, che risale con ripidi tornantini il filo del dosso, in direzione nord. Non è facile trovare questa seconda deviazione, perché il sentierino, nel primo tratto, è appena visibile. Solo dopo che abbiamo superato uno scheletro d'albero che la ostruisce, la traccia diventa più visibile, per cui non possiamo più sbagliare.
La salita, ripida e diretta, ci porta ad uscire dal bosco in corrispondenza di un terrazzo, che precede l'ultimo tratto della salita alla croce, che ora vediamo chiaramente là, in alto, davanti al nostro sguardo.
Paolo