Pollein

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Scheda informativa

Superficie:
Altitudine: 551m
Maggior elevazione:
Numero abitanti:
Nome in dialetto:
Nome abitanti:
Santo Patrono:
Sito internet:
Webcam:
Comuni confinanti: Aosta, Brissogne, Charvensod, Quart, Saint-Christophe
Villaggi e frazioni:
Alpeggi:

Descrizione

Comune posto alla periferia orientale di Aosta, che si estende quasi esclusivamente sulla destra orografica della Dora Baltea. Sicuramente abitato fin dall'Età del Ferro, il territorio di Pollein ha conosciuto anche la colonizzazione romana, come testimoniano alcuni toponimi che presentano il suffisso -an. Si tratta infatti di fondi agricoli che tramandano il nome del loro primo proprietario, stabilito dopo la vittoria romana sui salassi. Uno di essi, Tharençan, si suole far risalire alla famiglia di Aulo Terenzio Varrone, il fondatore di Aosta.
La storia medievale del paese è analoga a quella di molti altri comuni valdostani, divisi e riaccorpati a seconda delle fortune delle diverse famiglie nobili che ne detenevano i diritti signorili. Originali sono invece le vicende relative alla parrocchia di San Giorgio, i cui diritti appartenevano dapprima al priorato di Saint-Jacquême e poi (dal 1549) ai prevosti del Gran San Bernardo. Dal 1752, anno in cui l'ordine dei monaci del colle principale della Valle d'Aosta fu secolarizzato e privato dei beni, i diritti sulla parrocchia passarono all'Ordine Mauriziano e di conseguenza al re, suo Gran Maestro. Solo con il concordato del 1929 il diritto di nomina del parroco di Pollein fu attribuito al vescovo di Aosta.
Come tutti i comuni di fondovalle che gravitano nell'orbita del capoluogo regionale, anche Pollein ne risente notevolmente dal punto di vista demografico ed economico: la popolazione è cresciuta considerevolmente negli ultimi decenni essendo divenuto un ambito centro residenziale, mentre i terreni più facilmente accessibili hanno visto crescere attività commerciali ed industriali al posto delle tradizionali colture, le quali, tuttavia, resistono ancora, affiancando il settore zootecnico.
Purtroppo nell'ottobre del 2000 una vasta parte del territorio è stata vittima di una catastrofica alluvione provocata dal torrente Arpisson, solitamente di dimensioni assai modeste. Un altro grosso movimento franoso, di recente individuazione, posto su un versante della soprastante Becca di Nona condiziona pesantemente il territorio e la vita degli abitanti.

 

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