Abbiamo parcheggiatto alla diga del Naret, e ci siamo incamminati lungo il sentiero che porta al passo omonimo. Oltre il passo siamo scesi fino a ricongiungerci con il sentiero che sale da Ossasco (alla nostra destra), per proseguire nuovamente in salita fino al punto in cui si trovava la vecchia capanna (spazzata via da una valanga), e circa 200 metri sopra la capanna del Cristallina con l'omonimo passo.

Pranzo alla capanna, che è un vero gioiello, con largo uso di legno. Grande sala da pranzo, locale per depositare scarponi e sacchi, ciabatte da spiaggia per tutti e di tutte le dimensioni.

Dopo il pranzo siamo ripartiti valicando il passo e scendendo fino al laghetto Sfundau. Passata una bocchetta dalla quale si dirama il sentiero verso la capanna Basodino, abbiamo continuato in direzione del laghetto Nero. Anche qui abbiamo proseguito a sinistra (a destra si sarebbe scesi verso Robiei), salendo il costone fino ad una nuova bocchetta, che ci ha riportati nella zona del Naret. Lungo la salita vi sono tre passaggi impegnativi, facilitati dalle corde e catene fissate alla parete.

Oltre la bocchetta siamo stati confrontati con una ganna di circa 2 Km, impegnativa ma molto ben marcata (bianco-rosso-bianco) che ci ha condotti ad una zona pianeggiante. Al termine di questa siamo arrivati in vista del laghetto Naret, con discesa a forte pendenza. L'ultimo tratto per arrivare alla diga l'abbiamo percorso sulla strada forestale.

Giro splendido, impegnativo per la lunghezza / dislivello. Vista rovinata dalla nebbiolina, non abbiamo visto il Basodino con il suo ghiacciaio, e diversi laghetti della zona. Presenza di stambecchi (sono riuscito a fotografarne uno) e marmotte.

Descrizione completa dell'escursione con foto e testo.