Capanna e Alpe Bovarina

Ritratto di UpTheHill
UpTheHill
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Data rilievo: 
19/03/2010
Quota di partenza: 
1 216 m
Quota di arrivo: 
2 008 m
Dislivello: 
860 m
Lunghezza*: 
13.00 km
Tempo di salita o complessivo*: 
4h00'
Tempo di discesa: 
3h00'

Festa del papà, in Ticino è giornata libera. Meteo ottima a Nord, mentre i due giorni seguenti fanno schifo. Con Enrico organizziamo la salita alla capanna Bovarina, giornata da prendere no-stress e goderci probabilmente una delle ultime ciaspolate.

Alle 9:45 siamo pronti per partire da Campo Blenio. Enrico viene nominato (non senza qualche ritrosia) capogita, dato che conosce bene i luoghi. Con noi Laura, ad una delle sue prime uscite con le ciaspole, Rita, e Billie (la cagnolina di Enrico). Partiamo seguendo le piste da sci, per arrivare ad imboccare la forestale che porta a Ronco di Gualdo. Dopo il ponte Orsaira tagliamo direttamente per il bosco.

Breve sosta a Ronco per thé, cornetto, cioccolata e barretta energetica. Guardo il mio sacco, famoso ormai per contenere di tutto, poi guardo quello di Enrico: il mio sembra un Davide in confronto ad un Golia. Ma cosa ci terrà dentro?

Passiamo il fiume evitando il ponte, stracarico di neve: non vorremmo farlo crollare aggiungendo il nostro peso, poi via lungo la salita sul lato sinistro orografico che porta alla capanna Bovarina, dove arriviamo alle 13:00. Aprofittiamo dell'ospitalità, accendiamo la stufa economica, e ci facciamo due ore di sosta godendoci il paesaggio ed il pranzo. Nel frattempo si discute sulla continuazione della gita. Si potrebbe scendere direttamente per la stessa via, oppure salire fino all'alpe Bovarina, e da li scendere sull'altro versante verso Pradasca.

Nel frattempo giungono due conoscenti di Enrico, ci informano di essere saliti dalla seconda via, molto bella e panoramica. Alea jacta est: si decide di salire e fare l'anello fino a Ronco di Gualdo. Il primo tratto passa per una canale, e mentre siamo in pausa due piccole slavine scendono, fino ad occupare buona parte del canale.

Partiamo alle 15:00, aggiriamo le slavine, e saliamo velocemente: una lunga fessura nella neve in alto mostra che una terza ha intenzione di fare compagnia alle prime due. Arriviamo a tutta velocità sul pianoro che dà accesso all'alpe, e dopo pochi minuti anche la terza si stacca...

Dall'alpe vista splendida verso la Gana Negra, che Rita ed io mettiamo in lista per quest'anno: il paesaggio è semplicemente bellissimo. Magari il giro Campo Blenio - Gana Negra - Acquacalda - Dötra - Cantonill - Campo Blenio...

Enrico è decisamente il più veloce di tutti, assieme alla sua Billie, e arriva all'alpe per primo. Rita ed io andiamo bene, Laura inizia ad abituarsi alla strana falcata necessaria con le ciaspole. Ma Turistalpi, e questo lo apprezziamo immensamente, non ci mette mai fretta, sempre tranquillo, no stress, dà consigli a Laura.

Iniziamo la discesa, in parte anche nella neve fresca, godurioso, con lunghe scivolate in telemark, per passare sotto l'alpe Pradasca, e arrivare infine a Ronco di Gualdo. Da qui riprendiamo la stessa strada di salita, e arrivamo a Campo Blenio alle 18:45. Enrico si dispiace, troppo in fretta, magari si sarebbero potute utilizzare finalmente le frontali, che è una vita che se le porta dietro.

Giornata splendida, nessuno in giro a parte i due conoscenti incontrati alla capanna. Silenzio, neve, roccia, sole e cielo, per una festa del papà coi fiocchi, forse una delle più belle della mia vita.

Descrizione completa dell'escursione con mappa, foto e testo.